La storia di Giuliana Pucci e Salvuccio “Buccio” Cappello rappresenta un esempio affascinante di come le radici culturali possano influenzare e plasmare il percorso di vita di due giovani chef. Rientrati in Sicilia dopo anni di esperienze internazionali, questa coppia ha deciso di risvegliare le tradizioni culinarie della loro terra natale utilizzando il cibo come strumento di connessione e condivisione. Con il progetto “Via delle Palme”, hanno intrapreso un cammino che va oltre la semplice ristorazione, proponendo un’esperienza gastronomica personalizzata e ricca di significato.
Il ritorno alle radici: un viaggio in Sicilia
Tornare a casa dopo un lungo soggiorno all’estero
Giuliana e Buccio, entrambi originari del comune di Pozzallo, hanno trascorso un decennio all’estero, sviluppando competenze e conoscenze in contesti molto diversi dal loro. Mentre Buccio si è formato in alcuni ristoranti di prestigio a Milano e Londra, tra cui il ristorante stellato Barrafina, Giuliana ha esplorato il mondo della comunicazione e della moda, per poi orientarsi verso il vino. Il richiamo delle origini si è fatto sentire sempre di più, fino a spingerli a tornare nella loro Sicilia, terra ricca di tradizioni e sapori.
Durante il loro soggiorno all’estero, entrambi hanno riscoperto il legame con le ricette familiari e i sapori tipici della cucina siciliana, una connessione che è diventata fonte d’ispirazione una volta rientrati a casa. Questo ritorno non è stato solo fisico, ma ha rappresentato anche un’opportunità per ricostruire e reinterpretare la propria identità culturale attraverso il cibo. La voglia di riscoprire le tradizioni gastronomiche della Sicilia ha portato alla creazione di un progetto che non solo celebra la cucina locale ma la racconta in modo autentico.
L’ispirazione dietro “Via delle Palme”
L’evento che ha segnato l’inizio di un’avventura culinaria
Il progetto culinario “Via delle Palme” è nato in modo inaspettato, a seguito di un evento che ha segnato il loro percorso. Giuliana ricorda il primo incontro in cui le è stato chiesto di cucinare per un compleanno. L’evento ha avuto un riscontro sorprendente: il cibo ha conquistato gli ospiti, regalando a Giuliana e Buccio l’idea di intraprendere seriamente un’attività che potesse unire passione e professione. La scelta del nome “Via delle Palme” è emersa dalla volontà di dare un’identità a ciò che stavano creando, in un momento in cui le loro pietanze avevano già suscitato l’interesse della gente.
Dopo quell’incontro, i due hanno capito che avevano una grande opportunità tra le mani. Hanno iniziato a costruire la loro brigata culinaria, composta non solo da loro, ma anche dalle famiglie, portando così un ulteriore legame intergenerazionale nel loro progetto. Mentre Buccio si occupa della preparazione dei piatti, Giuliana gestisce le scelte vinicole e la comunicazione, con un’attenzione particolare alle aspettative dei turisti che desiderano scoprire l’autenticità culinaria siciliana.
L’esperienza del private chef: un contatto diretto
Un modo personale di condividere la cultura siciliana
Giuliana e Buccio hanno scelto di lavorare come private chef per offrire una forma di ristorazione che si discosta dal concetto tradizionale. Questo approccio permette loro di stabilire un contatto più profondo con gli ospiti, creando un’atmosfera di condivisione e genuinità. “Non volevamo un ristorante” afferma Giuliana, “volevamo un legame autentico con le persone”. Questa filosofia è alla base del lavoro di Via delle Palme, che offre un’esperienza culinaria personalizzata, arricchita da dettagli come la mise en place con ceramiche locali e tovaglie ricamate.
Ogni evento è progettato su misura, offrendo ai clienti la possibilità di scegliere i piatti che desiderano. I menu sono un omaggio alle tradizioni gastronomiche della Sicilia, con piatti emblematici che raccontano storie di famiglia e infanzia. La preparazione avviene nel rispetto delle antiche tecniche e ingredienti, con un’attenzione particolare ai produttori locali per garantire sempre il massimo della qualità.
I sapori della tradizione: un viaggio gastronomico
Piatti che raccontano storie e ricordi
Nel menù di Via delle Palme, le ricette evocano la cultura e l’identità siciliana. Tra i piatti proposti ci sono le scacce modicane, la pasta con le telline e i ravioli ripieni di ricotta e zucchero, tutti preparati con ingredienti freschi e locali. Ogni pietanza è un racconto: il dolce della ricotta abbinato al sugo di carne, la lattuga arrosto con il dressing al miele dell’Etna e i peperoni arrostiti nel forno a legna rappresentano solo alcuni dei molteplici sapori che caratterizzano la loro cucina.
In inverno, le preparazioni si fanno più sostanziose, come il tradizionale bollito con salsiccia al sugo. Qui, il lungo processo di cottura evoca profumi che riempiono le case siciliane, creando un’atmosfera di festa e condivisione. Questi sapori semplici e autentici non solo soddisfano il palato, ma portano con sé un vero e proprio viaggio nei ricordi e nelle tradizioni delle famiglie siciliane.
Un futuro in continua evoluzione: la cucina nomade
L’importanza della scoperta e dell’apprendimento
Giuliana e Buccio definiscono la loro cucina come “nomade”. Questo termine racchiude la loro filosofia di esplorazione e scoperta lungo la Sicilia. Spesso, intraprendono viaggi nei piccoli borghi per confrontarsi con i custodi delle tradizioni locali. Queste esperienze arricchiscono il loro bagaglio culturale e offrono opportunità per apprendere tecniche culinarie antiche. Ogni incontro diventa un tassello importante nel loro percorso artistico e professionale.
L’idea di aprire un ristorante fisso non è del tutto esclusa, ma per ora preferiscono mantenere la loro libertà di movimento. Continuare a viaggiare e scoprire nuove storie, gusti e tecniche è ciò che li spinge a proseguire questa avventura, mantenendo sempre vivo lo spirito di condivisione e autenticità che li contraddistingue. Il futuro per Giuliana e Buccio appare luminoso e ricco di potenziali collaborazioni, magari anche con brand di lusso, ma sempre con il desiderio di rimanere ancorati alle loro radici e tradizioni culinarie.