La Festa della Civiltà Contadina e della Trebbiatura ha attirato un vasto pubblico a Roccadaspide, nella frazione di Carretiello, con eventi che si svolgeranno fino al 28 luglio. Questo festival celebra la cultura contadina italiana attraverso la gastronomia, mostre storiche e convegni, creando un punto di incontro per appassionati e curiosi. L’evento, privo di finanziamenti pubblici, è organizzato da un’associazione locale e ha già registrato numeri da record nella prima serata.
la manifestazione: un viaggio attraverso la cultura contadina
numeri da record e un pubblico variegato
Oltre 2.000 persone hanno partecipato alla prima serata della Festa della Civiltà Contadina, giunta quest’anno alla sua XIX edizione. I visitatori, provenienti da ogni parte d’Italia, hanno immerso se stessi nella tradizione agroalimentare della regione. Fra le offerte culinarie, i piatti tipici delle usanze rocchese hanno riscosso particolare successo, contribuendo a creare un’atmosfera festosa e conviviale.
Gli ospiti hanno avuto l’opportunità di esplorare diverse sezioni dell’evento, che includono mostre di automezzi d’epoca e fotografie storiche che rendono omaggio al passato agricolo della regione. Un punto saliente della serata è stato il Museo della Civiltà Contadina, che offre una visione autentica della vita rurale nel corso dei secoli. L’osservazione dei momenti della trebbiatura con attrezzature d’epoca ha ulteriormente arricchito l’esperienza, facendo rivivere le tradizioni lavorative.
un progetto comunitario senza finanziamenti pubblici
La manifestazione è realizzata dall’associazione culturale Carretiello in Evoluzione, composta da residenti locali. Questo gruppo di appassionati lavora instancabilmente per portare avanti una tradizione che valorizza l’identità locale e la sostenibilità. La Festa della Civiltà Contadina si basa su un supporto strettamente comunitario, privo di finanziamenti pubblici, ma gode del patrocinio da enti significativi, tra cui la Regione Campania e Coldiretti Salerno.
Questa scelta di autodeterminazione nella gestione dell’evento sottolinea l’importanza della cultura agricola e la volontà di conservare le tradizioni locali, riflettendo un sentiment di orgoglio tra i residenti per la loro terra e la loro storia.
il taglio del nastro: personalità e impegni per il futuro
ospiti di rilievo e discorsi significativi
Il taglio del nastro della manifestazione ha avuto luogo al termine del convegno sulla Dieta Mediterranea, con la partecipazione di figure chiave del mondo agricolo e culturale. Tra gli invitati vi erano il presidente e il vicepresidente dell’associazione Carretiello in Evoluzione, Giuseppe Iuliano e Gaetano Menichino, insieme al sindaco di Roccadaspide, Gabriele Iuliano.
Il convegno ha messo in evidenza l’importanza della dieta mediterranea e della salvaguardia del Made in Italy, punti centrali per la crescita e la tutela delle tradizioni alimentari italiane. Un ampio dibattito ha coinvolto esperti come Teresa Del Giudice, docente di Economia Agraria, e rappresentanti del mondo associativo come Ettore Bellelli di Coldiretti Salerno.
il messaggio di coesione e sostenibilità
Giuseppe Iuliano, presidente dell’associazione, ha sottolineato l’importanza di tramandare le tradizioni contadine alle nuove generazioni, enfatizzando la necessità di un’agricoltura sostenibile. L’evento non è solo una celebrazione, ma un’opportunità di riflessione sulla storia e sulle origini della comunità locale. La festa diviene così un simbolo di unione e amicizia tra le persone, rappresentando valori autentici che rimangono vive attraverso la terra e il suo patrimonio.
l’attesa per i prossimi eventi
un futuro luminoso per la festa
Con il successo della prima serata, si prevede un grande afflusso di visitatori anche nei giorni successivi. Le serate verranno arricchite dalle prelibatezze culinarie preparate dalle donne del posto, che porteranno in tavola ricette tradizionali, mentre la musica popolare avrà un ruolo d’onore nel garantire un’atmosfera vivace e coinvolgente.
L’incontro tra gastronomia e cultura locale non solo valorizza la festa, ma rappresenta anche un’opportunità significativa per promuovere le eccellenze enogastronomiche del territorio. Col crescere dell’affluenza, la Festa della Civiltà Contadina si conferma come un evento di riferimento, unendo tradizione, cultura e comunità in un tracciato verso il futuro dell’agricoltura e delle tradizioni italiane.