Il nuovo linguaggio del vino: Sarah Heller e la degustazione emozionale delle etichette iconiche

Il nuovo linguaggio del vino: Sarah Heller e la degustazione emozionale delle etichette iconiche - Giridipasta.it

La Master of Wine Sarah Heller introduce un innovativo linguaggio per descrivere i vini italiani durante le degustazioni. Utilizzando colori, segni e riferimenti sensoriali, Heller crea un proprio alfabeto per comunicare le emozioni suscitate dai vini, superando le convenzioni tradizionali e le differenze linguistiche. In questo articolo, verranno presentati sette vini iconici degustati con il supporto di grafiche che illustrano le note sensoriali secondo la sua visione unica.

Il manifesto grafico del vino: sette etichette iconiche

Il progetto di degustazione

Sarah Heller ha ideato un progetto di degustazione che si distingue per la sua originalità. Attraverso sette etichette di vini di prestigio, ha realizzato grafiche che accompagnano le tradizionali note di degustazione, offrendo uno spaccato visivo emozionale. Ogni vino viene descritto non solo attraverso i suoi sapori e profumi, ma anche con simboli e colori che evocano sensazioni immediate, rendendo l’esperienza di degustazione più accessibile e universale. La combinazione dei criteri tradizionali con i nuovi segni mensili ha lo scopo di avvicinare il pubblico al mondo del vino, permettendo a chiunque di comprenderne l’essenza senza perdersi in tecnicismi.

Heller descrive questo metodo come un’opportunità per connettersi con il vino in modo più sfumato e personale, enfatizzando la soggettività dell’esperienza di degustazione. I segni e i colori scelti risultano, così, un modo per rendere le sensazioni visibili, creando un legame diretto tra l’intangibile e il tangibile.

Analisi dei vini degustati

Pergole Torte 2018 – Montevertine

Il Pergole Torte 2018 è un vino che esprime una personalità complessa e stratificata. La prima impressione è caratterizzata da note di menta e resina, accompagnate da un frutto maturo e da un profumo floreale. Al palato si presenta in punta di piedi, ma con un’energia sorprendente che culmina in un finale d’arancia che persiste a lungo. Sarah Heller sottolinea l’importanza dell’acciaio, elemento che definisce la struttura del vino, legando il prodotto a un territorio preciso come Radda. La tipica frizione del Sangiovese emerge come un tratto distintivo, rendendo ogni sorso un’esperienza intensa.

Brunello di Montalcino Il Greppo 2017 – Biondi Santi

Nel Brunello Il Greppo 2017, si percepisce un naso che richiama la “Maremma” grazie a un’annata calda. Il profumo porta con sé note di pesca gialla, bacche di ginepro e una leggera speziatura di noce moscata. La bocca è vellutata e ampia, presentando tannini che, sebbene mostrando segni di un caldo stress, non compromettono l’esperienza. Heller descrive il vino come un’opera d’arte, paragonandolo a una statua; mantiene sempre una certa dignità e regolarità, riflettendo il legame profondo tra armonia e strutturazione delle sensazioni.

Barolo Granbussia Riserva 2012 – Poderi Aldo Conterno

Nel Barolo Granbussia Riserva 2012, i profumi floreali, dominati dalla rosa, si combinano con sentori di rabarbaro e liquirizia. La bocca si presenta rigorosa, con una trama tannica ben definita che crea una consistenza unica. Heller evidenzia come il vino riesca a coniugare il bouquet aromatico con una profondità che appaga il palato, segnalando un finale complesso con note terrose di tartufo e liquirizia.

Barolo Falletto Vigna Le Rocche 2011 – Bruno Giacosa

Bruno Giacosa è sinonimo di eleganza e artigianalità. Il Barolo Falletto 2011 offre una grande complessità olfattiva, aprendo su note delicate di anguria e viola. Con una bocca che denota solidità, questo vino si distingue per il suo finale magistrale, ricco di spezie e frutti neri. Heller sottolinea che la potenza e l’armonia rappresentano la filosofia di Giacosa, un vino che esprime classe e rigore.

Bolgheri Sassicaia 2019 – Tenuta San Guido

Il Sassicaia 2019 presenta note di macchia mediterranea e un fruttato di ciliegia maturo con accenni di agrume e tabacco. La struttura è ben bilanciata, con una lunghezza che invita a una continua esplorazione. Heller descrive il vino come un’esperienza di precisione, più contenuta rispetto ad altri vini di Bolgheri, evidenziando il suo equilibrio tra ricchezza e rigore.

Bolgheri Superiore Ornellaia 2020 – Tenuta dell’Ornellaia

Il Bolgheri Superiore Ornellaia 2020 si presenta con profumi scuri e tostate che lo rendono una grande espressione di potenza e generosità. La complessità della bocca e la trama tannica potente anticipano una straordinaria evoluzione futura. Heller sottolinea il carattere esuberante di questo vino, capace di incantare con la sua ricchezza e varietà.

Masseto 2006 – Tenuta Masseto

Il Masseto 2006 si distingue per l’incontro di olive nere e rosmarino, insieme a una dolcezza di fichi e note tostate. Heller si sofferma sulla profondità e complessità aromatica, evidenziando come il tannino si evolve nel tempo, donando struttura e carattere a questo vino già carico di personalità. La sua estetica è un perfetto esempio della qualità dei vini bolgheresi, esprimendo forza e eleganza con raffinata armonia.

Ogni vino recensito non è soltanto un prodotto da degustare, ma un’esperienza sensoriale che si espande oltre il bicchiere, diventando un racconto visivo e emotivo grazie all’approccio innovativo di Heller.

Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Keep Up to Date with the Most Important News

By pressing the Subscribe button, you confirm that you have read and are agreeing to our Privacy Policy and Terms of Use