Interventi in vigna e clima estremo: la vendemmia del Prosecco si preannuncia eccezionale

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Il clima estremo di questa stagione non ha fermato il lavoro nei vigneti, e le tecniche manuali adottate hanno garantito la qualità delle uve destinate alla produzione di Prosecco. Sandro Bottega, imprenditore di riferimento nell’industria vitivinicola con la sua azienda a Bibano, in provincia di Treviso, fornisce un aggiornamento sulle condizioni attuali delle viti e sulle aspettative per la vendemmia imminente.

Condizioni meteo e maturazione delle uve

L’impatto delle temperature elevate

La stagione 2023 ha visto temperature molto alte, un fattore che ha sollevato preoccupazioni tra i viticoltori. Tuttavia, Sandro Bottega ha rassicurato riguardo alla maturazione delle uve, affermando che, nonostante le sfide climatiche, il processo di maturazione sta procedendo bene. Le tecniche di lavorazione manuale utilizzate nell’azienda consentono di mantenere un elevato standard qualitativo. “Si prevede che la vendemmia si effettui intorno al 10 settembre,” ha dichiarato Bottega. Questo lasso di tempo è cruciale, poiché la giusta maturazione determina il sapore e l’aroma del vino.

Vantaggi delle escursioni termiche

Un elemento positivo emerso durante il mese di giugno è stato il verificarsi di forti escursioni termiche tra giorno e notte. Questo fenomeno ha contribuito allo sviluppo di sostanze aromatiche nelle uve, che sono fondamentali per la qualità finale del Prosecco. “Le temperature alte di luglio, assieme ai nostri interventi, ci portano a prevedere un’annata di eccezionale qualità,” ha aggiunto l’imprenditore.

Tecniche di lavorazione e biodiversità

L’importanza del “sovescio”

Per affrontare le sfide legate al clima, l’azienda ha reintrodotto la classica tecnica del “sovescio”, un metodo di inerbimento capillare che prevede la semina di diverse specie vegetali. Questa pratica non solo aiuta ad assorbire l’eventuale eccesso di acqua, ma migliora anche la biodiversità del suolo, apportando benefici a lungo termine alla salute delle viti. “L’eccessiva calura è stata temperata dal fogliame più sviluppato, che ha protetto i grappoli dall’insolazione diretta,” ha spiegato Bottega, evidenziando come la tecnica stia contribuendo a mitigare gli effetti negativi delle alte temperature.

L’ottimismo per l’annata

Nonostante i potenziali rischi legati a eventi atmosferici estremi, Bottega mantiene un atteggiamento ottimista riguardo alla qualità e alla quantità del raccolto. “Ci aspettiamo un’annata di alto livello sia per quanto riguarda la qualità che per la quantità,” ha concluso. Questa affermazione rappresenta una speranza per i produttori di Prosecco che affrontano un mercato competitivo, dove la qualità del prodotto è fondamentale.

La stagione di vendemmia del Prosecco si presenta, quindi, con una miscela di sfide e opportunità, evidenziando l’importanza delle tecniche tradizionali e innovative che i viticoltori adottano per garantire un vino di alta qualità, nonostante le irregolarità del clima.

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