La Biblioteca “La Vigna” di Vicenza: un faro per l’agricoltura, la gastronomia e l’enologia in Italia

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Nel cuore di Vicenza si trova la Biblioteca Internazionale “La Vigna”, un’istituzione che rappresenta un pilastro della ricerca in ambito agricolo, gastronomico e, in particolare, ampelografico. Fondata nel 1981 con una vasta collezione di opere che spazia dal XV secolo ai giorni nostri, questa biblioteca è considerata un centro di riferimento non solo a livello nazionale, ma anche internazionale.

Una ricca storia dedicata al sapere agrario

Fondazione e sviluppo

La Biblioteca “La Vigna” ha aperto le sue porte nel 1981, grazie alla donazione della preziosa collezione libraria di Demetrio Zaccaria. Situata all’interno del Palazzo Brusarosco Zaccaria, un edificio ottocentesco ristrutturato dall’architetto Carlo Scarpa, la biblioteca vanta oggi un patrimonio di circa 62.000 volumi. Questa imponente raccolta si compone di testi in tutte le lingue e copre ampiamente il settore delle scienze agrarie e della civiltà contadina, con particolare attenzione verso viticoltura, enologia e gastronomia.

Nonostante la biblioteca fosse già un’importante risorsa informativa, è stata riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali nel 2020 per il suo “eccezionale interesse culturale”. Questa dichiarazione ha sottolineato il valore delle pubblicazioni contenute, uniche nel loro genere, offrendo una panoramica significativa della produzione editoriale dedicata ai temi agricoli dal XV secolo fino ai giorni nostri.

Obiettivi e missione

La missione di “La Vigna” va oltre la semplice raccolta di volumi; il suo obiettivo è quello di preservare e valorizzare la cultura contadina, promuovendo anche iniziative che incoraggiano la ricerca e lo scambio di informazioni nel campo delle scienze agrarie. Il Presidente Remo Pedon ha affermato che la biblioteca è aperta a tutti, dai ricercatori ai professionisti del settore dell’enogastronomia, con molti chef stellati che traggono ispirazione dai testi per le loro creazioni culinarie.

La donazione di Demetrio Zaccaria

Chi era Demetrio Zaccaria?

Demetrio Zaccaria, nato nel 1912, è una figura di spicco nel panorama imprenditoriale e culturale italiano. Con una carriera che include l’aviazione, l’imprenditorialità e un forte impegno filantropico, Zaccaria dimostrò una grande curiosità per i temi legati all’enogastronomia fin dalla sua giovinezza. L’acquisto del “Dictionary of Wines” nel 1951 segnò l’inizio di una collezione che si sarebbe ampliata fino a includere migliaia di volumi dedicati all’agricoltura e alla cucina.

Nel 1980, Zaccaria acquisì il palazzo che attualmente ospita la biblioteca, e un anno dopo decise di donare sia l’edificio che la sua collezione al Comune di Vicenza, fondando il Centro di Cultura e Civiltà Contadina. La scelta di mantenere la destinazione dell’edificio è un segno dell’importanza che Zaccaria attribuiva alla cultura contadina.

Contributo alla cultura

Zaccaria ha posto delle condizioni significative per la fondazione della biblioteca, inclusa l’assegnazione della denominazione “Centro di Cultura e Civiltà Contadina” come prefisso di “Biblioteca Internazionale La Vigna”. Questo riflette la sua visione di un’istituzione dedicata a promuovere la cultura e la conoscenza riguardanti il mondo rurale e contadino.

Patrimoni librari e collezioni speciali

Le collezioni esclusive

La biblioteca non solo conserva la raccolta iniziale di Zaccaria, ma ha anche acquisito negli anni diversi fondi speciali che arricchiscono ulteriormente il suo patrimonio. Tra questi, il Fondo Caproni, dedicato alle scienze agronomiche, e il Fondo Fagiani, che esplora la storia economica e il mondo contadino. Un’altra collezione di notevole interesse è il Fondo Cerini, che contiene circa 1.400 volumi di enogastronomia risalenti dal XVI al XIX secolo.

In aggiunta a queste collezioni, sono custoditi circa 2.700 testi antichi con specifiche modalità di consultazione per preservarne l’integrità. Per accedere a questi materiali, gli utenti devono utilizzare guanti ed essere accompagnati dal personale bibliotecario, dato il valore e la delicatezza di questi volumi storici.

Valore e rarità delle opere

Il Fondo Zaccaria ospita numerosi testi di grande importanza, inclusi incunaboli e opere rare. Tra i volumi più preziosi ci sono il “Liber ruralium commodorum” di Pietro De Crescenzi, considerato il primo trattato di agronomia d’Europa, e il “De naturali vinorum historia” di Andrea Bacci, un’opera fondamentale nel campo dell’enologia. Questi volumi non solo rappresentano il ricco patrimonio culturale della biblioteca, ma anche un’importante testimonianza della storia della viticoltura e della gastronomia in Italia.

Una risorsa per la comunità e il futuro

La Biblioteca “La Vigna” è più di un semplice luogo di raccolta di libri; è un centro dinamico di cultura e conoscenza dedicato a mantenere viva la tradizione contadina italiana. Con l’impegno continuo di promuovere il sapere e di ispirare nuove generazioni di esperti del settore, essa continua a scrivere la propria storia, restando un faro per tutti coloro che cercano di approfondire le loro conoscenze sulle scienze agrarie e sul mondo enogastronomico.

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