La rinascita della tonic water: analisi delle bibite alcoliche più trendy del 2023

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Nel panorama delle bevande analcoliche, la tonic water sta attraversando una fase di rinnovamento e valorizzazione che la sta portando a riconquistare il suo posto d’onore in cocktail e mocktail. Come rivelato da David Dabiankov, direttore generale di Assobibe, il 2023 ha visto questo segmento del mercato non solo mantenere le sue vendite, ma in alcuni casi anche crescere. Questa tendenza si inserisce all’interno di un contesto più ampio, caratterizzato dalla ricerca di prodotti a basso e alto contenuto alcolico. La trasformazione della tonic water, dal suo impiego storico come rimedio contro la malaria, alla sua attuale riemersione nei drink moderni, offre sia opportunità di innovazione sia sfide legate alle nuove normative come la Sugar Tax.

Trend positivo per la tonic water nonostante la crisi

Negli ultimi dieci anni, il settore delle bevande ha affrontato numerosi ostacoli, inclusa la carenza di anidride carbonica nel 2022. Tuttavia, il segmento della tonic water ha fatto registrare un incremento, attestandosi su un +0,9% nel 2023 e un ulteriore +1,1% nel 2024. Questo successo si deve in parte alla reazione delle aziende che, pur in un contesto di contrazione generale del mercato, hanno introdotto nuove referenze e rivisitato ricette storiche. Le aziende stanno investendo nella creazione di prodotti più sofisticati, rispondendo all’esigenza di un consumatore sempre più attento e curioso.

L’attenzione si è focalizzata in particolare sulle materie prime, che spesso sono di origine locale, un trend che si fa forte anche all’estero. Essa risponde a una crescente richiesta di trasparenza, sostenibilità e autenticità. Le differenti varietà di tonic water, come quelle Indian e botaniche, hanno ampliato l’offerta e arricchito le esperienze di consumo. Questi cambiamenti si accompagnano a una rinnovata attenzione alle tecniche di miscelazione, portando i bartender a esplorare nuove strade creative nella preparazione dei drink.

Indian o Botanical? Le tipologie di tonic water

Quando si parla di tonic water, ci si trova di fronte a diverse categorie: le toniche Indian, che richiamano la bevanda storica consapevolmente creata per combattere la malaria, e le toniche botaniche, che si avvalgono di ingredienti vegetali per la loro aromatizzazione. Un blind test organizzato dal Gambero Rosso ha valutato 60 varianti di tonic water, sia premium che vendute nella GDO, rivelando le peculiarità di ciascuna tipologia.

Le toniche Indian si configurano come bevande cristalline e austere, con un insieme di note agrumate e amare, garantendo un’esperienza pulita e rinfrescante. Al contrario, le toniche botaniche attingono a una vasta gamma di erbe, frutti e spezie, rendendole perfette per chi cerca qualcosa di più complesso e meno convenzionale. Questa diversità di offerte consente ai consumatori di abbinare la tonic water al gin giusto, creando mix che rispettano il profilo di gusto desiderato.

Un panel di esperti mixologi e degustatori ha anche abbinato ogni tonic water testata a un gin specifico, affinché i lettori possano scoprire quali combinazioni esaltano maggiormente i sapori delle diverse erbe e botaniche presenti.

Classifica delle acque toniche del supermercato

La valutazione delle toniche in commercio ha portato all’identificazione di una serie di varianti. In questo contesto, le toniche più apprezzate sono state sottoposte a valutazione secondo criteri di aroma, freschezza e complessità. La classifica proposta dal Gambero Rosso ha incluso prodotti dalle etichette conosciute e da marchi meno noti, confermando così la varietà e la qualità presenti nel mercato.

  • 6 – Consilia: con note agrumate e un profilo aromatico poco intenso, evidenzia una carbonatazione debole. È perfetta per essere contrastata da un gin secco e aromatico.

  • 5 – Selex: presenta un buon bilanciamento tra dolcezza e amaro, risultando una scelta versatile e sostanzialmente adeguata.

  • 4 – Baule Volante: offre una proposta biologica con una predominanza di aromi scuri e amari, purtroppo afflitta da una carbonatazione meno vivace.

  • 3 – Pam: presenta un profilo chimico marcato che la rende adatta a mixaggi stimolanti con gin ricchi di sapore.

  • 2 – Schweppes: storica e sempre apprezzata, si conferma un’ottima base per cocktail, grazie alla sua versatilità.

  • 1 – Spinner: con caratteristiche di freschezza che mettono in risalto aromi agrumati e una chiusura pulita, si aggiudica il primo posto per la qualità complessiva, una scelta premium in un contesto di grande distribuzione.

I risultati evidenziano non solo l’eterogeneità della tonic water nel mercato contemporaneo, ma anche la crescente attenzione alla qualità di queste bevande, che continua a espandersi senza perdere di vista le tradizioni storiche.

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