L’universo delle tonic water ha subito un notevole cambiamento, con un incremento significativo delle vendite che ha sfidato le tendenze negative del settore delle bevande. Nel 2023, questo mercato è riuscito a registrare un aumento dello 0,9% a volume, mentre l’inizio del 2024 ha visto un ulteriore miglioramento con un +1,1%. Dopo un decennio di difficoltà, aggravato dalla carenza di anidride carbonica nel 2022, le aziende hanno risposto lanciando nuove referenze e riproponendo classici del passato. Questa trasformazione non si limita solo ai numeri, ma si riflette anche nella qualità e nella diversità dei prodotti disponibili, segnando così un’inversione di rotta.
La differenza tra toniche Indian e botaniche
Toniche Indian: tradizione e caratteristiche
La categoria delle toniche Indian si distingue per le sue bevande cristalline e dal gusto secco e amaro. Queste toniche si ispirano alla bevanda originale creata nel Settecento, inizialmente utilizzata per prevenire la malaria nelle colonie britanniche in India e Africa, grazie all’aggiunta di chinino ricavato dalla corteccia di china. L’acqua tonica Indian presenta un profilo aromatico caratterizzato da note citriche e una secchezza che la rende perfetta per mixare con gin e altri alcolici. Il sapore è bilanciato e incisivo, ideale per chi cerca una bevanda rinfrescante che esprima la sua storia e tradizione.
Toniche botaniche: innovazione e profumi
Dall’altro lato, emergono le toniche botaniche, una nuova frontiera che ha attratto l’attenzione degli intenditori di bevande. Queste si distinguono per l’aromatizzazione avvenuta tramite la macerazione e distillazione di erbe, frutta, fiori e spezie. Questo approccio rende ogni tonica unica e caratterizzata da un bouquet di profumi intenso e complesso. Le toniche botaniche si prestano bene sia al consumo puramente dissetante sia per la mixology, affiancandosi a gin e altri distillati di alta qualità.
Il test alla cieca effettuato da Gambero Rosso ha messo in luce le variazioni e la ricchezza di questo mercato, alimentando il confronto tra le diverse tipologie di toniche disponibili, dalle classiche Indian alle più audaci botaniche.
La parola alle barlady: abbinamenti consigliati
Le scelte di Cinzia Ferro
Cinzia Ferro, pluricampionessa e titolare di diversi cocktail bar, sostiene che per un Gin & Tonic classico la scelta ideale sia la tonica Indian, unita a un deciso London Dry Gin. La sua combinazione con una fettina di limone e un zest di limone offre un’esperienza fresca e bilanciata. La qualità della tonica gioca un ruolo fondamentale nel permettere al gin di esprimere appieno le sue note.
Le indicazioni di Silva Carpene
Silva Carpene, specialista dei G&T nella gineria “Buseto” a Roma, enfatizza l’importanza di una tonica pulita e asciutta, da abbinare a gin che richiamano le botaniche del Rinascimento. Qui, la bacca di ginepro e il fiore di calendula sono suggeriti come garnish, arricchendo ulteriormente l’esperienza gustativa.
Il consiglio di Giulia Castellucci
Giulia Castellucci, co-titolare di due cocktail bar romani, pone l’accento sul fatto che, mentre il gin sia di alta qualità, la tonica deve esaltare le note amaricanti del chinino, mantenendo una frizzantezza elegante. Il giusto equilibrio tra dolcezza e amaro potenzia l’effetto complessivo del cocktail, evidenziando la sinergia tra i componenti.
La classifica delle toniche premium
Dal 12° al 10° posto
12 – Plose – Alpex
Proveniente dalle montagne dolomitiche, la tonic water Plose è riconosciuta per il suo profilo pulito e floreale. Con un aroma che richiama il mare e la freschezza della brezza salmastra, è un’ottima scelta da abbinare a gin floreali.
11 – Franklin & Sons – Premium Light Tonic Water
Con una lunga storia nel Regno Unito, quest’acqua tonica combina agrumi naturali e botaniche. La bollicina fine e la perfetta complessità la rendono un’ottima scelta per diversi gin, da quelli amari a quelli agrumati.
10 – Lurisia – Acqua tonica con limone e chinotto
Questa acqua tonica unisce limone e chinotto del Presidio Slow Food, presentandosi con un profilo aromatico complesso. Si distingue per la freschezza e un carattere botanico che la rende più indicata per un consumo puro.
Dal 9° al 7° posto
9 – Schweppes Selection – Tonic & touch of lime
Questa proposta di Schweppes rappresenta il perfetto equilibrio tra dolcezza e note agrumate, suggerendo un abbinamento con gin dalle note scure e speziate.
8 – Fever Tree – Premium Indian Tonic Water
Nota per l’ottima reperibilità e il rapporto qualità-prezzo, la Fever Tree offre freschezza e un bouquet aromatico raffinato, ideale per cocktail di alta gamma.
7 – Baladin – Tonica classica
Da uno dei birrifici artigianali più noti, la tonica classica Baladin è caratterizzata da un perlage vivace e da un profilo aromatico fresco, perfetta con gin aromatici.
A seguire: altre posizioni e la top 3
L’articolo continua con un approfondimento sulla selezione delle altre toniche in classifica, analizzando i dettagli aromatici e suggerendo posizionamenti ottimali per il miglior abbinamento con i gin. Ogni brand porta con sé una storia e un’identità specifica, che riflette l’evoluzione del settore delle bevande.