Rosario “Saro” Pennisi è un nome che risuona con orgoglio nel piccolo comune di Linguaglossa, ai piedi dell’Etna. La sua vita, caratterizzata da determinazione e resilienza, è un esempio di come passione e lavoro possano trasformare un sogno in realtà. Nonostante un’infanzia segnata da privazioni e sfide, Saro ha costruito un impero gastronomico e turistico, contribuendo a mettere Linguaglossa sulla mappa del buon cibo e dell’ospitalità di qualità.
Le origini di Saro: un destino appena tracciato
Nato nel 1947, Saro Pennisi cresce in un contesto rurale dove le tradizioni di pastorizia erano radicate. Sua intenzione era quella di seguire le orme del padre, ma l’istruzione e la volontà di cambiamento lo portano a prendere un altro percorso. Ricorda l’importanza di un maestro che lo incoraggiò a perseverare nella scuola, nonostante la promessa di una bici mai realizzata, sostituita da un elettrodomestico per alleviare il lavoro della madre. Da bambino, Saro affronta la sua prima privazione, ma questo non ferma il suo slancio. All’età di dieci anni, inizia a collaborare con un macellaio, mentre al contempo si occupa del bestiame. Questi anni di lavoro duro e sacrificio non solo lo formano come persona, ma gettano le basi per un futuro brillante.
Dal lavoro al successo
Nel 1968, Saro, insieme alla sua famiglia, rileva una vecchia macelleria che funge da trampolino di lancio per le sue ambizioni. La macelleria, che si avvale di carni provenienti dai loro allevamenti, diventa rapidamente un punto di riferimento per la comunità locale. Con la generazione di profitti, Saro non solo acquista l’immobile, ma espande l’attività realizzando anche una bottega e appartamenti. La sua vita personale si arricchisce ulteriormente con il matrimonio con Lina e la nascita di due figli, Luciano e Maria Concetta.
Un imprenditore controcorrente
La storia di Saro non è priva di ostacoli. La criminalità locale tenta di metterlo in ginocchio, ma lui continua a resistere. Nonostante le minacce, Saro si espande ulteriormente introducendo un bar per migliorare i profitti e garantire un futuro più sicuro per la sua famiglia. Con lungimiranza, Saro acquista un palazzo nobiliare del XIX secolo a Linguaglossa, trasformandolo in un resort di alta classe. Il boutique hotel “Shalai” nasce dall’amore di Saro per la sua terra e i suoi prodotti. Il nome stesso, che in siciliano significa “stare bene”, rappresenta la sua filosofia di lavoro.
Il sogno realizzato: Shalai e la sua essenza
Lo “Shalai” diventa ben presto una meta ambita, arricchita dall’amore per la cucina locale. Nel 2015, con la direzione dello chef Giovanni Santoro, il ristorante viene insignito di una stella Michelin, un traguardo che conferma l’eccellenza della proposta gastronomica di Saro. Nonostante la sua presenza sia meno costante nella gestione quotidiana, il fondatore rimane una figura centrale, sia in macelleria che nel resort. Il suo approccio autentico e il rispetto per le tradizioni locali emergono ancora oggi, rendendo omaggio alla sua storia personale.
Un’eredità familiare: il futuro di Dai Pennisi
Oggi, la conduzione delle attività di famiglia è affidata ai figli, Maria Concetta e Luciano, che si impegnano a mantenere vive le tradizioni e a portare innovazione. Luciano, in particolare, si occupa anche della parte amministrativa e progettuale delle attività. Con grande rispetto per l’insegnamento del padre, ogni membro della famiglia continua a lavorare fianco a fianco, testimoniando il valore della cooperazione.
Tradizione e innovazione ai fornelli
All’interno della macelleria “Dai Pennisi”, l’attenzione alla qualità delle carni rimane al centro delle operazioni. Il locale è riconosciuto per l’uso di carni selezionate, e Saro, pur non lavorando più attivamente, è spesso presente per consigliare i clienti sui tagli e sulla preparazione dei prodotti locali. Il suo piatto forte, le frittole, assieme alla salsiccia al ceppo sono simboli di una tradizione culinaria che ha radici profonde. Con la nomina a Ambasciatore del turismo e dell’enogastronomia, Saro ha cementato ulteriormente il proprio impegno verso il territorio e per il miglioramento delle pratiche gastronomiche locali.
La storia di Saro Pennisi non è solo un racconto di lotta e ambizione, ma un esempio di come un legame profondo con le proprie origini possa guidare verso traguardi straordinari, giovando non solo a chi lavora, ma anche a tutta una comunità.