La storica famiglia Comincioli: sei secoli di passione per l’olio extravergine d’oliva

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La famiglia Comincioli ha radici che affondano nell’areale di Puegnago sul Garda da circa sei secoli. Sin dai tempi antichi, si è dedicata con passione all’agricoltura, focalizzandosi sulla produzione di olio d’oliva. Gianfranco Comincioli, attuale custode di questa tradizione, non solo onora il passato, ma trasferisce anche la sua eredità ai figli Roberto e Andrea, mantenendo viva una tradizione che affronta sfide moderne. L’azienda ha ottenuto importanti riconoscimenti, tra cui la Stella sulla guida Oli d’Italia, un premio attribuito a quelle realtà che hanno conseguito le Tre Foglie per dieci anni consecutivi.

Le origini e la crescita del progetto

Dall’agricoltura tradizionale all’olio extravergine

L’avventura della famiglia Comincioli nel mondo dell’olio inizia nel 1552, un periodo in cui la produzione era ancorata a metodi tradizionali e conosciuta a livello locale. La consapevolezza del valore dell’olio extravergine d’oliva ha fatto un salto significativo nel 1982, quando Gianfranco partecipò a un convegno organizzato a Puegnago del Garda. Durante questo evento, esperti come il professor Ottorino Milesi hanno sottolineato l’importanza delle proprietà salutistiche e nutrizionali dell’olio di oliva.

Quella conferenza ha aperto nuove prospettive e ha portato alla creazione di un gruppo di 30 olivicoltori locali, unendo forze per produrre un olio di alta qualità. Questa iniziativa ha sancito l’inizio di una vera e propria rivoluzione nel settore, con la nascita di oli dalle bassa acidità, imbottigliati in contenitori numerati e sigillati con ceralacca. Ogni bottiglia era corredata di un pendaglio riportante l’analisi gascromatografica, a garanzia della qualità del prodotto.

L’importanza della collaborazione

All’epoca, la collaborazione tra i produttori era un elemento chiave, poiché permetteva di affrontare le sfide del mercato con una proposta unitaria e di alta qualità. Questo spirito di gruppo ha giocato un ruolo cruciale nella crescita dell’azienda, ovviando a problematiche legate all’individualismo tipico del settore e promuovendo un olio d’oliva che potesse eccellere per standard qualitativi e per riconoscibilità sul mercato.

La visione del gruppo di produttori si è rivelata vincente, dimostrando che uniti si possono ottenere risultati straordinari. Questo passaggio ha costituito una tappa fondamentale nella storia dell’azienda, dando il via a un processo di continua innovazione.

Le fasi significative della trasformazione aziendale

L’innovazione tecnologica e il nuovo frantoio

Il nuovo millennio porta con sé opportunità di modernizzazione. Gianfranco Comincioli riconosce i limiti della frangitura tradizionale e nel 2001 decide di investire in nuove tecnologie per migliorare la qualità del prodotto. Nasce così un moderno impianto che preserva il contatto con l’aria, impiegando un processo di denocciolamento delle olive selezionate a mano.

Grazie a questo innovativo impianto, l’olio estratto è di qualità superiore, ottenuto dalla sola polpa delle olive. L’introduzione di tecnologie come la gramola verticale, il decanter a due fasi e la filtrazione in diretta ha segnato una svolta decisiva, permettendo un’estrazione più pura e ricca di aromi.

L’idea di lavorare con varietali specifici, come le monocultivar Casaliva e Leccino, ha ulteriormente arricchito la produzione, consentendo la creazione di un blend esclusivo, il Numero Uno, che unisce otto diverse varietà autoctone. Questo approccio ha posizionato l’azienda non solo come produttrice di olio, ma come riferimento nel mondo dell’olivicoltura di alta qualità.

L’incontro con Luigi Veronelli: una connessione profonda

Nel corso del suo percorso, Gianfranco Comincioli ha avuto la fortuna di incontrare Luigi Veronelli, una figura emblematica nel mondo enogastronomico italiano. Questo incontro ha rappresentato una ulteriore tappa cruciale nella crescita dell’azienda Comincioli. Nonostante le difficoltà di salute di Veronelli, la sua passione per il buon cibo e l’amore per la terra non sono venuti meno.

Gianfranco ricorda l’intenso scambio di idee e l’ispirazione che ha ricevuto da Veronelli, il quale ha accolto con entusiasmo il nuovo approccio della famiglia Comincioli. Insieme ad altri produttori di vino e olio, Veronelli ha contribuito a redigere un manifesto per la valorizzazione degli oli extravergine d’oliva, ponendo particolare attenzione ai monovarietali e alle singole produzioni. Questo approccio ha non solo dato visibilità all’olio d’olive prodotte, ma ha anche aiutato a formulare una didattica dell’olio, rendendolo accessibile e apprezzato a un pubblico più vasto.

L’eredità di Luigi Veronelli, che ha saputo coniugare tradizione e innovazione, si riflette oggi nella continua ricerca di eccellenza della famiglia Comincioli e nella volontà di trasmettere ai futuri generazioni il valore di un prodotto di qualità. La storia dei Comincioli, fondamentalmente legata alla propria terra, prosegue con la stessa passione di sei secoli fa, pronta ad affrontare le sfide del futuro in un settore in costante evoluzione.

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