Milano sta affrontando una significativa riforma delle normative riguardanti l’apertura di nuovi locali pubblici. Con l’entrata in vigore di un nuovo regolamento dal 19 agosto, il Comune si propone di contenere la movida e ordinare l’espansione di bar e ristoranti nei quartieri più critici. L’obiettivo principale è proteggere il benessere dei residenti e gestire il sovraffollamento in alcune zone della città, attraverso criteri di autorizzazione più rigidi.
Le zone critiche per l’apertura di nuovi locali
Il nuovo regolamento introduce restrizioni specifiche in diverse aree, conosciute per il loro alto numero di attività di pubblico esercizio. Le zone più colpite da queste nuove normative includono Nolo-Padova, Lazzaretto-Melzo, corso XII Marzo, Bligny-porta Romana, Ticinese, Darsena-porta Genova, Sarpi-Arco della Pace, corso Como-Garibaldi e Isola. All’interno di queste macro aree, 38 strade sono state designate come “zone rosse”, dove l’apertura di nuovi locali sarà limitata esclusivamente ai bar e ristoranti diurni.
Questa scelta è stata adottata per affrontare le problematiche legate alla congestione e alla gestione della movida. Il Comune di Milano vuole evitare situazioni di eccessivo affollamento, che possano comportare non solo disagi per i residenti ma anche problemi di sicurezza. Le restrizioni mirano anche a preservare il carattere dei quartieri, rispettando le esigenze di tranquillità della popolazione locale.
Criteri di selezione e valutazione delle aree
Per determinare le aree soggette a restrizioni, l’amministrazione ha effettuato un’analisi approfondita in base a diversi criteri. Questi includono la densità di attività esistenti, la prossimità a luoghi sensibili come ospedali e residenze sanitarie assistenziali, nonché gli orari di apertura delle attività. La presenza di spazi all’aperto, o dehor, e il numero di personale dedicato alla clientela hanno giocato un ruolo cruciale nell’analisi delle varie zone.
L’assessore comunale alla sicurezza, Marco Granelli, ha spiegato che l’intento è quello di autorizzare solo gli esercizi che soddisfano determinati requisiti legati alla sicurezza e alla gestione della clientela. Questa misura ha l’obiettivo di garantire un equilibrio tra le esigenze dei proprietari dei locali e quelle dei residenti, assicurando che ogni nuova autorizzazione prenda in considerazione l’impatto potenziale sull’area circostante.
Monitoraggio e aggiornamenti futuri delle normative
Il Comune di Milano prevede che la mappa delle aree soggette a restrizioni sarà rivisitata e aggiornata ogni due anni. Questo monitoraggio è essenziale per adattarsi ai cambiamenti in corso e per fare in modo che le normative riflettano l’evoluzione del panorama urbano e delle esigenze della popolazione.
Il nuovo regolamento rappresenta quindi un passo importante per ridurre le problematiche legate alla movida incontrollata e per garantire la qualità della vita in città. Milano continua così a gestire la sua crescita e a cercare un approccio equilibrato tra vivacità economica e rispettabilità sociale, un tema sempre più attuale nelle discussioni sulla gestione degli spazi pubblici nelle grandi metropoli.