Millennial e Gen Z: oltre 700 sterline all’anno spese in caffè, più di 30.000 per i giovani nel Regno Unito

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La cultura del caffè ha assunto una rilevanza senza precedenti nel Regno Unito, con Millennials e Gen Z disposti a spendere somme considerevoli per la loro bevanda preferita. Un’indagine commissionata da McDonald’s ha rivelato che i giovani adulti britannici investono più di 700 sterline all’anno in caffè, mentre i membri della Gen Z si attestano su cifre più basse, ma comunque significative. Si tratta di un fenomeno che va oltre il semplice consumo: è un segno dei tempi e dei cambiamenti nelle abitudini sociali e alimentari.

L’impatto economico del consumo di caffè

Spese annuali e modalità di consumo

I dati recenti rivelano che il prezzo medio di una tazza di caffè da asporto nel Regno Unito è di circa 3,40 sterline. Sebbene questa cifra possa sembrare moderata, rappresenta una spesa annuale sostanziale. Si stima che, nel corso della loro vita, i giovani spenderanno quasi 29.000 sterline solo per caffè da asporto. Queste cifre suggeriscono che il caffè è più di un semplice carburante pomeridiano: è un elemento centrale nella routine quotidiana di molti.

In aggiunta, la preferenza per il caffè di qualità ha portato milioni di consumatori a preferire la pausa caffè nei bar, anche quando le aziende forniscono caffè gratuito: un chiaro segnale della crescente domanda di esperienze che, oltre a soddisfare la necessità di caffeina, offrono anche un momento di socialità. A differenza dei Boomers, che sono più parsimoniosi e spendono appena 250 sterline l’anno, i Millennials e la Gen Z riconoscono il valore di un buon caffè.

Caffè e socializzazione

Il caffè non rappresenta solo una bevanda, ma anche un momento di incontro. Le nuove generazioni hanno abbandonato in parte il tradizionale rituale di andare al pub per una birra dopo lavoro, sostituendolo con allocazioni di tempo per caffè e dolci. La tendenza a cercare esperienze più salutari si va affermando, con molte persone che preferiscono una pausa caffè a un paio di ore in un bar, rafforzando il legame tra alimentazione e salute.

Il cambiamento delle abitudini nel consumo di bevande

Dall’alcol al caffè: una nuova socialità

Negli ultimi anni, si assiste a un cambiamento significativo nelle scelte bevandali dei giovani. Sempre più membri della Gen Z e dei Millennials hanno iniziato a ridurre il consumo di alcol. Questo fenomeno ha portato a un incremento nelle visite ai bar e alle caffetterie, dove poter condividere momenti di convivialità senza il bisogno di bere alcolici. Il movimento “sober curious” sta assumendo una rilevanza crescente, spingendo molti a rivalutare l’importanza dell’alcol nelle loro vite quotidiane.

Le caffetterie vengono ora viste come spazi di incontro più idonei, dove ci si può riunire per discutere e socializzare, senza il peso di una bevanda alcolica. Le opzioni di caffè trendy, come il caffellatte, il cappuccino e il flat white, si stanno guadagnando la preferenza, riflettendo una cultura che abbraccia la moderazione e il sano convivio.

Le bevande vegetali in ascesa

Un altro trend interessante è il crescente utilizzo di bevande vegetali, in particolare quelle a base di avena, tra chi consuma caffè. Queste opzioni non sono adatte solo a vegani o intolleranti, ma anche a chi cerca alternative al latte vaccino. Tale evoluzione nei gusti dimostra un’apertura generale verso scelte alimentari più consapevoli e diversificate.

La cultura del caffè e il concetto di coccola

L’importanza della routine quotidiana

Per molti, il momento del caffè è diventato una sorta di rituale quotidiano, una “coccola” necessaria per affrontare la giornata. Sidonie Wilson, una giornalista trentunenne, sottolinea quanto questo momento sia essenziale per il suo morale. Nonostante possieda attrezzature per preparare il caffè a casa, la sua preferenza va riuscire a connettersi con il mondo esterno attraverso una tazza di caffè presso il bar del suo quartiere.

Questa scelta genera una certa dipendenza emotiva, legata non tanto alla caffeina quanto al gesto di concedersi un momento di piacere. Questa modalità di consumo rappresenta un tentativo di arraffare un attimo di benessere in una vita spesso frenetica.

Diversità di vedute tra generazioni

Tuttavia, non tutte le generazioni vedono il fenomeno caffè allo stesso modo. La giornalista Bridget Harrison, ad esempio, disprezza il caos delle caffetterie, sottolineando i costi e l’attesa. Questo contrasto palesa le differenze di prospettiva e le diverse priorità tra generazioni, mostrando come la cultura del caffè continui a evolversi.

Oltre al tema del piacere, si solleva la questione della sostenibilità ambientale: il consumo di bicchieri usa e getta ha un forte impatto ecologico. Malgrado l’esistenza di opzioni riutilizzabili, la maggior parte dei consumatori continua a preferire soluzioni monouso, rappresentando una sfida per chi si preoccupa dell’ambiente.

La dinamica del caffè, quindi, è un aspetto significativo della vita sociale e culturale nel Regno Unito. L’evoluzione delle preferenze sugli alcolici, unita alla crescente consapevolezza verso una vita più sana, sta cambiando radicalmente non solo le abitudini di consumo, ma anche le interazioni sociali delle nuove generazioni.

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