Il 24 e 25 settembre 2023, Napoli diventa il centro focale per esperti e operatori del settore lattiero-caseario grazie alla “First International Conference on Buffalo Mozzarella and Milk Products“. Questo congresso, organizzato dal Consorzio di tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop in collaborazione con l’Università degli studi di Napoli “Federico II”, promette di esplorare le sfide e le opportunità future nel mondo della mozzarella di bufala e dei prodotti lattiero-caseari, aprendo un dialogo tra istituzioni, ricercatori e aziende.
Il focus del congresso: innovazione e sfide globali
Obiettivi e contenuti
Il congresso internazionale rappresenta un’importante opportunità per analizzare lo stato attuale del comparto lattiero-caseario, in particolare quello legato alla mozzarella di bufala campana Dop. Gli organizzatori hanno lavorato per costruire un programma che metta focus su vari aspetti della produzione e della zootecnia. Si prevede che i relatori presentino risultati di studi recenti e innovazioni tecnologiche che possono rivoluzionare il modo di allevare bufale e produrre latte.
Durante le tre sessioni di lavoro, gli esperti discuteranno di zootecnia, tecniche di produzione e aspetti economici, esaminando come questi ambiti interagiscono reciprocamente per migliorare la filiera bufalina. Un’accentuata attenzione sarà data anche al rapporto tra tradizione e modernizzazione, fondamentale per garantire la qualità e le caratteristiche uniche della mozzarella di bufala.
Il congresso si propone di favorire un dibattito che possa conduzione a strategie condivise a livello internazionale. Gli stakeholder avranno la possibilità di scambiare idee e best practices, cercando di costruire un futuro più collaborativo e proficuo per il settore.
Un evento di rilevanza internazionale
Partecipazione di esperti globali
La conferenza non è solo un’occasione di networking per l’industria locale, ma attrae anche un vasto pubblico internazionale. Partecipanti provenienti da paesi come India, Stati Uniti, Europa e Nuova Zelanda parteciperanno all’evento, contribuendo a un dialogo che trascende i confini nazionali. La presenza di esperti di alto livello permetterà un approfondimento delle questioni globali che riguardano la produzione di mozzarella di bufala e i prodotti lattiero-caseari in generale.
Gli operatori del settore potranno affrontare argomenti come sostenibilità, innovazione nei metodi di produzione e le sfide economiche che la filiera deve affrontare. Tali tematiche sono vitali non solo per la crescita della mozzarella di bufala, ma anche per il rafforzamento della comunità lattiero-casearia a livello mondiale.
Il legame con l’Università Federico II e celebrazioni storiche
Un ateneo in festa
L’Università degli Studi di Napoli “Federico II” gioca un ruolo cruciale in questa iniziativa, in quanto l’evento è anche parte delle celebrazioni per gli 800 anni di storia dell’ateneo. Sotto la direzione del rettore Matteo Lorito, il congresso rappresenta un’importante sinergia tra scienza e tradizione. L’università non solo funge da sede per il congresso, ma contribuisce attivamente alla ricerca scientifica legata al settore lattiero-caseario.
Questa collaborazione è un chiaro esempio di come le istituzioni accademiche possano integrarsi con il tessuto imprenditoriale locale per affrontare sfide moderne e promuovere l’eccellenza dei prodotti tipici. Il congresso offrirà dunque anche un’importante vetrina per i talenti emergenti e le innovazioni sviluppate nel contesto accademico.
Un futuro promettente
Il World Buffalo Congress
La “First International Conference on Buffalo Mozzarella and Milk Products” non è solo un evento isolato, ma funge da preludio al “World Buffalo Congress“, previsto per il 2026 a Napoli, dopo un’attesa di 26 anni. Questa manifestazione mondiale rappresenta un’opportunità cruciale per l’Italia di riconfermare la sua leadership nel settore della mozzarella di bufala e per promuovere il patrimonio enogastronomico italiano.
In attesa di questo evento, il congresso di settembre si preannuncia essere un punto di partenza fondamentale per future collaborazioni che, si spera, contribuiranno a lanciare la mozzarella di bufala e i suoi derivati verso nuovi traguardi nel mercato internazionale.