Riapre il leggendario Caffè della Pace a Roma: il ritorno di un’icona storica tra arte e gastronomia

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Nel cuore di Roma, un luogo di incontro per artisti e celebrità riapre le sue porte dopo otto anni di inattività. Il Caffè della Pace, storico locale dal 1891, torna a respirare vita e cultura, rinnovandosi senza perdere il legame con la sua affascinante storia. Situato all’incrocio tra Via della Pace e Via di Tor Millina, questo caffè ha rappresentato un punto di riferimento per generazioni di romani e turisti. Con la sua riapertura, si fa strada una fusione tra tradizione e modernità nel panorama gastronomico della città eterna.

Un bar storico: un crocevia di cultura e celebrità

Le origini del Caffè della Pace

Iniziato come una semplice latteria di quartiere, il Caffè della Pace ha avuto un percorso evolutivo di grande rilievo. Dal 1961, sotto la gestione delle famiglie Alegiani e Serafini, il caffè ha saputo attrarre una miriade di intellettuali e artisti. La visione di Bartolo Cuomo, noto patron della cultura romana negli anni ’80 e ’90, ha trasformato questo bar in un vero e proprio salotto, dove poeti come Giuseppe Ungaretti e registi come Federico Fellini si sedevano ai tavolini.

Questo luogo ha saputo amplificare le sue connessioni con il mondo della cultura pop, facendo entrare nel suo raggio d’azione nomi illustri dallo spettacolo, come Sophia Loren e Madonna. I suoi tavoli sono stati testimoni di scenari memorabili, come la famigerata lite tra Al Pacino e Diane Keaton durante le riprese de “Il padrino – Parte III”. La fama del caffè ha varcato i confini italiani, fungendo da set per film di registi del calibro di Woody Allen e per star come Julia Roberts.

Un’icona della vita romana

Nel corso degli anni, il Caffè della Pace è diventato sinonimo di incontri e storie legate alla vita culturale e sociale romana. La sua popolarità si è consolidata, unendo artisti, politici e una variegata clientela. Il locale era frequentato anche da figure storiche, tra cui l’allora presidente Bill Clinton, e diverse leggende dicono che Papa Giovanni Paolo II vi si fosse ristorato prima di una celebrazione. Ogni tavolo racconta una storia, ogni conversazione un pezzo di storia della Capitale.

La chiusura: un’era giunge al termine

L’annuncio di sfratto e la resistenza dei romani

Nel 2014, la storica attività ha ricevuto la notifica di sfratto dal Pontificio Istituto Teutonico di Santa Maria dell’Anima, proprietario dell’immobile. L’obiettivo dichiarato dietro lo sfratto era la realizzazione di un hotel di lusso. La notizia ha colto di sorpresa i tanti cuori romani legati a questo luogo, con una mobilitazione generale di eventi e petizioni che hanno cercato di salvaguardare il bar. Tuttavia, nonostante gli sforzi, il Caffè della Pace ha chiuso i battenti nel 2016, lasciando un vuoto incolmabile nel panorama culturale della città.

Le manifestazioni di protesta, incluse le clamorose incatenazioni dei dipendenti, non hanno potuto fermare il destino avverso del locale. Negli anni successivi, il sito si è trasformato in un’immagine di abbandono, tra lavori fermi e incuria, diventando simbolo di un degrado culturale. È diventato noto anche a livello internazionale, con articoli che raccontavano il destino del bar, sottolineando l’assurdità di una situazione che ha interessato tanto un luogo di celebrazione della cultura.

La rinascita programmata

Dopo anni di speranze infrante e attese interminabili, nel 2023 è arrivato un segnale di cambiamento. La gestione della struttura è stata affidata a Caffè della Pace Srl, e i lavori di ristrutturazione hanno avuto inizio con l’intento di rispettare la tradizione storica del locale. La riapertura, avvenuta a settembre 2024, ha segnato l’inizio di un nuovo capitolo, celebrato anche dalle autorità locali, che hanno sottolineato l’importanza di questo luogo per la vita e la cultura della città.

Nuovi ambienti e offerta gastronomica innovativa

Un restyling rispettoso della tradizione

Rinominato semplicemente “Bar della Pace”, il locale ha intrapreso un percorso di rinnovamento, mantenendo tuttavia il suo carattere distintivo. Le nuove strutture hanno incluso tre sale riscaldate per l’inverno, creando un ambiente accogliente per gli avventori. Si è puntato a coniugare modernità e tradizione, rendendo il locale più accessibile senza tradire la storicità che lo contraddistingue.

Un’innovativa proposta gastronomica

La nuova offerta gastronomica del Bar della Pace punta all’internazionalità, abbinando il classico caffè romano a pietanze innovative. Al mattino, i clienti possono gustare cappuccini, cornetti freschi e ricche colazioni, tra cui l’American breakfast e piatti salutari come avocado toast. Il menu non si ferma alla colazione: per pranzo e cena, il locale offre piatti tipici della cucina italiana, con uno speciale focus sulla tradizione romana.

Ogni piatto è preparato con ingredienti freschi e locali, combinando le radici culinarie della Capitale con un tocco contemporaneo. Gli spuntini e il menù drink completano l’offerta, permettendo agli avventori di vivere un’esperienza gastronomica che dura dall’alba a tarda notte. Il Bar della Pace si conferma un simbolo vivo di storia e innovazione, pronto a scrivere nuovi capitoli nel cuore pulsante di Roma.

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