Salumi da Re è un evento imperdibile per tutti gli appassionati di gastronomia, una manifestazione che celebra la qualità e la tradizione dei salumi italiani, offrendo una piattaforma di incontro tra produttori e consumatori. Quest’edizione si svolgerà dal 26 al 28 ottobre 2024, portando a Polesine Zibello una rassegna di sapori, incontri e confronto su tematiche attuali del settore agroalimentare.
La location: Antica Corte Pallavicina
Un castello trecentesco nel cuore della gastronomia
La manifestazione si tiene nell’affascinante cornice dell’Antica Corte Pallavicina, un antico castello che si affaccia sul fiume Po, in una delle zone più vocate alla produzione di salumi d’Italia. Situato nella Bassa Parmense, questo luogo è un vero e proprio tempio del gusto: qui si trovano un ristorante stellato, un museo dedicato al culatello e una cantina storica in grado di conservare e stagionare salumi di alta qualità. Questo contesto contribuisce a rendere l’evento non solo un’occasione di degustazione, ma anche un’esperienza culturale e storica.
La celebrazione del patrimonio gastronomico
Quest’undicesima edizione rappresenta un passo importante nella celebrazione del patrimonio gastronomico italiano. Grazie alla partecipazione di allevatori, salumieri, chef e giornalisti, Salumi da Re si propone di esaltare non solo la qualità dei salumi, ma anche la loro storia e le tradizioni che li circondano. La varietà delle specialità in esposizione, tra cui prosciutti, salami, coppe, lardi e pancette, promette di deliziare i visitatori provenienti da ogni parte d’Italia e oltre.
Il programma di Salumi da Re
Degustazioni e competizioni
Durante i tre giorni dell’evento, i partecipanti avranno la possibilità di assaporare una serie di prodotti tipici, con degustazioni mirate a evidenziare gli accostamenti tra salumi, vini e birre. Le competizioni, come il concorso sul panino a base di specialità norcine e la gara di taglio del prosciutto, offrono momenti di intrattenimento e coinvolgimento attivo, permettendo ai visitatori di immergersi completamente nell’universo della salumeria.
Convegni e incontri tematici
Accanto agli aspetti divertenti e gustativi, Salumi da Re 2024 offre una serie di convegni che affronteranno temi cruciali per il mercato della salumeria. Questi incontri vedranno esperti del settore, tra cui geneticisti, veterinari e storici, discutere questioni attuali, come i rischi legati alla peste suina africana e le innovazioni nel packaging sostenibile. È un’opportunità per i partecipanti di scambiare opinioni e condividere conoscenze pratiche che possono influenzare positivamente il futuro del settore.
Chi partecipa all’evento
Aziende storiche e nuove realtà
Diverse aziende parteciperanno a Salumi da Re, molte delle quali sono presenti fin dalla prima edizione dell’evento. Questo riflette l’importanza della manifestazione nel valorizzare le tradizioni locali e le pratiche virtuose nella produzione di salumi. Saranno presenti anche nuove realtà, pronte a portare innovazione e freschezza al panorama gastronomico italiano. Inoltre, alcuni produttori che non hanno partecipato nelle edizioni precedenti, a causa della pandemia, torneranno ora con entusiasmo.
Gli attori del settore
La manifestazione non si limita a salumieri e produttori; sono coinvolti anche chef, buyer e giornalisti, creando un eco-sistema vibrante che sottolinea l’importanza della sinergia tra i vari attori del settore. Ognuno porta con sé esperienze e know-how, arricchendo l’evento e contribuendo alla crescita della cultura gastronomica italiana.
Il messaggio di Massimiliano Spigaroli
Massimo Spigaroli, chef e organizzatore della manifestazione, sottolinea come Salumi da Re voglia rappresentare un’opportunità di confronto sincero e incalzante sui temi rilevanti del settore. Non solo una celebrazione della tradizione, ma anche un invito a guardare al futuro, affrontando questioni critiche che possono influenzare la comunità dei produttori e la qualità dei prodotti offerti ai consumatori.
Salumi da Re 2024 si presenta così come un’occasione unica per scoprire, gustare e discutere un patrimonio gastronomico che è uno dei fiori all’occhiello della cultura italiana.
