Nonostante i segnali incoraggianti del turismo a Roma, con un incremento del 5% negli arrivi e un aumento del 4% nelle presenze, i dati recenti dell’Osservatorio della Fiepet-Confesercenti hanno evidenziato una flessione preoccupante per il settore della ristorazione. Questo trend negativo colpisce in particolare il centro storico e la provincia di Roma, con un impatto diretto sulle attività ristorative, specialmente durante il mese di agosto. La situazione è aggravata dai fattori climatici e dalla chiusura di alcuni pubblici esercizi, che ha comportato una significativa riduzione dell’offerta ristorativa.
Analisi della flessione degli incassi a Roma
Impatti climatici e chiusure
I ristoratori della Capitale stanno vivendo un periodo difficile, con un calo degli incassi pari al 14% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Questa flessione è influenzata da diversi fattori, tra cui il caldo intenso di queste settimane estive e la chiusura temporanea di numerosi locali. Queste chiusure hanno ridotto l’offerta disponibile nei centri nevralgici della ristorazione, portando a un abbattimento stimabile del 50% della capacità di accoglienza.
Il periodo di Ferragosto, tradizionalmente uno dei più forti per le prenotazioni, ha risentito particolarmente di questa situazione, con un numero di prenotazioni ben al di sotto delle attese. In un contesto dove il turismo sembrava assumere una piega positiva, il settore della ristorazione si trova quindi a fronteggiare sfide significative.
Differenze tra centro e periferia
Un’analisi più dettagliata rivela come la flessione sia meno marcata nelle zone periferiche, dove la contrazione degli incassi è stata stimata attorno al 6%. Qui, la popolazione ha privilegiato ristoranti di prossimità e di quartiere, in particolare le pizzerie, che hanno saputo attrarre la clientela anche in un clima sfavorevole. Questo fenomeno mette in luce la capacità di adattamento delle attività locali, che continuano a soddisfare le esigenze di una clientela desiderosa di mantenere la tradizionale socialità legata alla ristorazione.
Calo degli incassi sul litorale laziale
Situazione ad Ostia
Un altro aspetto critico della situazione è rappresentato dal litorale laziale, in particolare da Ostia, dove i dati forniti dalla Confesercenti locale evidenziano un abbattimento degli incassi vicino al 16%. Anche in questo caso, gli effetti del caldo si sommano alla mancanza di eventi serali, che tradizionalmente attirerebbero turisti e cittadini per le serate estive sul mare. Gli imprenditori di Ostia, pertanto, si trovano a fare i conti con un contesto dal quale arrivano poche buone notizie.
Un blocco generalizzato delle prenotazioni
In termini di prenotazioni, il litorale sta quindi affrontando un decremento pari al 6% rispetto all’anno passato. Questo calo non fa presagire una ripresa immediata, e gli operatori del settore sono fortemente preoccupati per il futuro. I fattori climatici, uniti alla percezione di un’offerta ristorativa in diminuzione, pongono una seria sfida per gli imprenditori che operano in queste aree.
Un focus sul futuro della ristorazione
Conseguenze sui livelli occupazionali
La diminuzione media degli incassi stimata intorno al 12% ha una ripercussione diretta non solo sulle attività ristorative, ma anche sull’intera filiera, che include la scoperta di materie prime e il settore della logistica. Questi effetti si traducono in un significativo impatto sui livelli occupazionali del settore, generando preoccupazione tra i lavoratori.
Claudio Pica, presidente della Fiepet-Confesercenti di Roma e Lazio, ha sottolineato l’importanza della situazione attuale e la necessità di monitorarla attentamente. A fronte di un turismo che cresce, il settore della ristorazione richiede urgentemente delle misure di supporto per affrontare le sfide economiche e climatiche del momento. La ripresa sarà determinata non solo dai trend turistici, ma anche dalla capacità di innovazione e adattamento del settore ristorativo.