L’andamento delle vendite di vino in grande distribuzione in Italia continua a mostrare segnali di rallentamento, secondo i recenti dati dell’Osservatorio Uiv-Ismea basati su Nielsen-IQ. Dopo un marzo deludente, nonostante l’anticipazione della Pasqua, le vendite nel secondo trimestre hanno confermato un trend negativo. Questa situazione ha generato un calo complessivo del 2,5% a volume, evidenziando una netta flessione nella categoria dei vini fermi e frizzanti, contrapposta a una crescita degli spumanti. Analizzare questi dati permette di comprendere il panorama attuale della grande distribuzione di vini e spumanti in Italia.
Rallentamento nelle vendite di vini fermi e frizzanti
Un bilancio del primo semestre
Il primo semestre del 2023 ha registrato un decremento significativo nelle vendite di vino in volume, raggiungendo un -2,5% rispetto al semestre precedente. Questo risultato si traduce in un nuovo minimo storico dal periodo pre-COVID, con un calo del -9,5% rispetto al 2019. Le vendite di vini fermi e frizzanti hanno subito una contrazione complessiva del -3,4%, in particolare per quanto concerne le etichette rosse. Questo dato evidenzia le difficoltà di un settore che, nel corso degli ultimi cinque anni, ha visto una diminuzione complessiva del -13,5% in termini di volumi.
Le ragioni di questo trend negativo possono essere attribuite a diversi fattori. Innanzitutto, il cambiamento delle abitudini di consumo degli italiani, che si sono orientati verso prodotti più freschi e frizzanti. Infatti, la categoria dei vini fermi fatica a riconquistare il terreno perduto, mentre i supermercati stanno cercando di adattare la loro offerta calibrando la selezione dei vini in base alle preferenze emergenti.
La svolta verso le bollicine
Se da una parte i vini fermi e frizzanti mostrano segni di declino, dall’altra la categoria degli spumanti sta vivendo un momento di forte espansione, con una crescita del +4,2%. Questa tendenza è guidata dall’interesse crescente per le bollicine, che soddisfano le richieste di un pubblico che cerca leggerezza e freschezza. In particolare, si registra un aumento nella domanda di prodotti non Prosecco, specialmente quelli della metodologia Charmat, che vengono scelti dagli italiani come base ideale per preparare cocktail come lo spritz a casa.
Il valore delle vendite in grande distribuzione
Analisi del controvalore delle vendite
Nonostante una diminuzione nei volumi, il controvalore complessivo delle vendite in grande distribuzione di vini e spumanti italiani ha mostrato una lieve crescita del +0,6%, avvicinandosi a 1,4 miliardi di euro. Questo risultato è il frutto di una diversificazione dell’offerta e di un incremento medio del +3,5% delle vendite di bollicine, che ha controbilanciato la leggera flessione del -0,1% registrata nella categoria dei vini fermi.
La strategia commerciale dei dettaglianti implica una costante riflessione su come adattare le proprie offerte per attrarre i consumatori. I supermercati si trovano a dover bilanciare un assortimento ampio e variegato nella categoria vini per rispondere alle attese di un mercato in continua evoluzione. L’aumento della preferenza per gli spumanti sta costringendo i rivenditori a investire maggiormente in questa categoria, riorganizzando gli spazi espositivi e proponendo promozioni mirate.
Verso una nuova era del consumo del vino
La trasformazione del mercato del vino italiano è indicativa di un cambiamento più profondo nelle abitudini di consumo. Gli italiani, sempre più influenzati dalle tendenze sociali e dalla cultura del bere responsabile, stanno approcciando il vino con un’ottica rinnovata. Le bollicine, simbolo di convivialità e spensieratezza, stanno trovando spazi sempre più importanti non solo durante le feste, ma anche nelle occasioni quotidiane. La sfida per produttori e rivenditori sarà quella di continuare a innovare e rimanere al passo con la domanda crescente di qualità e varietà, mantenendo viva la tradizione vinicola italiana.